L’Istituto omnicomprensivo “F. De Sanctis” è un Istituto strutturalmente complesso, ampio per allocazione geografica e dimensioni numeriche (Sette plessi, 568 alunni, 137 unità di personale fra docenti e ATA) eterogeneo per cicli ed indirizzi e per la diversità di storie culturali e professionali che si sono aggregate nel tempo. Ha una popolazione scolastica che insiste, oltre che sui tre comuni di Lacedonia, Aquilonia e Monteverde in cui sono ubicati i plessi, sui comuni limitrofi della Puglia e della Basilicata che presentano caratteristiche geografiche e socio-economiche simili.

Il territorio situato alle estreme propaggini del preappennino campano è dislocato geograficamente lontano dai grandi centri e dalle grandi arterie di comunicazione, presenta problemi di viabilità, legati alla particolare morfologia del terreno e al conseguente dissesto della rete stradale e non è servito da mezzi di comunicazione pubblici. L’economia è essenzialmente di natura agricola ed artigianale, anche se esistono due insediamenti industriali nella zona di Melfi e del Calaggio. Essi, tuttavia non hanno innescato uno sviluppo dell’economia tale da soddisfare almeno in parte la domanda di occupazione.

Il settore terziario è caratterizzato da un commercio legato, per lo più, alle esigenze delle comunità locali. È presente una piccola classe di professionisti, impegnata socialmente per il miglioramento culturale ed economico del territorio. L’emigrazione, escludendo una fase di stallo negli anni a ridosso del sisma dell’80, è ripresa in modo massiccio, costringendo intere famiglie, come negli anni ‘50, ad abbandonare questi paesi, con evidenti fenomeni di desertificazione e pesanti conseguenze sulla vivibilità, sulla qualità dei servizi e sulla stessa sopravvivenza di queste zone.

L’area risulta deprivata di centri di aggregazione sociali e culturali e, data la locazione geografica, chiusa alle influenze e agli input culturali esterni. Esistono poche strutture per il tempo libero, prevalentemente sportive e centri di aggregazione giovanile. I Comuni in cui sono situati i plessi, pur nella scarsezza delle risorse, sostengono fattivamente l’azione educativa ed organizzativa della scuola, nonché la realizzazione delle attività progettuali per l'ampliamento dell'offerta formativa, anche in maniera formalizzata con accordi di partenariato e convenzioni.

Gran parte dei nostri alunni proviene da famiglie di agricoltori e di operai, sensibili all’azione educativa della scuola e alle necessità di promozione sociale dei propri figli e nonostante il reddito pro-capite non sia molto alto, il livello di vita generale è, comunque, buono. Nel contempo, il livello culturale delle famiglie è medio, ma con una forte variabilità interna e qualche caso di deprivazione. Parziale è l'adeguamento degli edifici scolastici per ottemperare agli obblighi del D.Lgs 81/08 sulla sicurezza e il superamento delle barriere architettoniche. Quasi del tutto assenti risultano le certificazioni.

Nei plessi della scuola sono presenti Laboratori multimediali e disciplinari (informatica, chimico/biologico, misure, impianti), LIM, PC e tablet, videoproiettori, connessione web, biblioteche e palestre. La dotazione tecnologica dell’Istituto è stata accresciuta grazie alle risorse del FESR, così come l’offerta formativa è stata ampliata grazie alle risorse del FSE.

Le fonti di finanziamento della scuola sono esclusivamente le risorse assegnate dal Miur, scarso appare il contributo dei privati. Il corpo docente della scuola dell'infanzia, Primaria e Secondaria di I grado è composto in maggioranza da personale a tempo indeterminato, è abbastanza stabile e garantisce una certa continuità. Nella Scuola secondaria di II grado, al contrario, la maggioranza dei docenti ha un contratto a tempo determinato e il turn over degli insegnanti viene percepito dalle famiglie come indicatore di una offerta formativa carente e non di qualità. Esso, tuttavia, fornisce opportunità di confronto con professionalità maturate in diversi contesti. Nonostante sia alta la percentuale dei docenti laureati in tutti gli ordini di scuola, un vincolo è rappresentato dal fatto che il 50% dei docenti hanno più di 50 anni di età e non sono sempre pronti ad accogliere iniziative e proposte di cambiamento/miglioramento.

Alta è la percentuale dei docenti che usufruiscono di permessi e congedi a norma della l.104. Nonostante negli ultimi tre anni si sono avuti sempre dirigenti con incarico effettivo, elevato è il turn over dei Dirigenti scolastici e tale circostanza non favorisce la pianificazione di obiettivi a medio e lungo termine. Elevato appare il successo scolastico degli allievi in tutti i gradi e gli ordini, dato che non sempre Istituto Omnicomprensivo De Sanctis - Lacedonia Piano triennale dell’offerta formativa – aa.ss. 2016/2019 33! corrisponde ai risultati nelle prove standardizzate. Il tasso di abbandono è basso, ma non quello sulla “dispersione” intesa come demotivazione allo studio. La frequenza nella scuola dell'infanzia è proporzionale alle iscrizioni, ma diminuisce nelle attività pomeridiane. La scuola ha elaborato strumenti di valutazione comuni e effettua analisi condivise dei risultati.

I docenti si confrontano costantemente sui risultati dell'apprendimento. Le competenze acquisite nel corso degli studi di Scuola Primaria non sempre, però, sono allineate ai requisiti necessari per affrontare la Scuola secondaria di primo grado, segno della necessità di lavoro sul curriculum verticale e di confronto fra i docenti delle classi ponte.

 

 

 

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